PUBALGIA COME RICONOSCERLA
Troppo frequentemente sottovalutata, la pubalgia può rivelarsi molto fastidiosa e capace di costringere molti sportivi a fermi anche lunghi.
Si manifesta con un dolore insistente nell’interno coscia o nella zona pubica, sintomo che se trascurato può rendere la situazione più complicata del previsto, rendendo difficoltoso praticare ogni pratica sportiva. Il sistema migliore per contrastarla è riconoscerla fin da subito, così da evitarne la cronicizzazione. I dolori iniziali sono molto evidenti e caratteristici, tutto inizia con un fastidio e poi, successivamente, con dolore nella zona pubica, irradiandosi fino alla parte interna della coscia, con dei risentimenti, a volte, durante la minzione. Molto spesso si decide di soprassedere ai primi sintomi iniziali provocando di fatto un dolore persistente che si intensifica quando si effettuano movimenti repentini e di intensità. Alla base di questa dolorosa sintomatologia possono esserci problemi posturali,
errate sessioni di allenamento o particolari condizioni di sovraccarico del gesto atletico, ripetuto nel tempo senza fasi di recupero sufficienti, provocando di fatto, dei microtraumi tendinei e muscolari.
Come affrontare la pubalgia?
Anche l’atleta più ostinato dovrà rassegnarsi, in quanto è buona cosa prendersi un periodo di riposo, per evitare che i tempi di recupero che possano diventare molto lunghi, a volte si arriva anche a mesi interi. La chiave del successo in questa fastidiosa sintomatologia è sicuramente lavorare sulla componente posturale, verificando “in primis” se vi sono delle importanti rotazioni e dislivello del bacino, legate il più delle volte, al ripetuto gesto atletico. In aiuto può venire l’esame baropodometrico e di biomeccanica del passo, 
che possono dare indicazioni importanti per correzioni propriocettive e/o per esercizi di rinforzo o di scarico per migliorare la tolleranza al carico delle strutture interessate.
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